Questa è la mia proposta di outfit di oggi: anello solitario Pierre Lang in metallo placcato oro giallo con pietra nera, collana con piume H&M e micro pochette Goga Bags.
Che ne pensate?
Questa è la mia proposta di outfit di oggi: anello solitario Pierre Lang in metallo placcato oro giallo con pietra nera, collana con piume H&M e micro pochette Goga Bags.
Che ne pensate?
Archiviato in Accessori, Brand, I miei gioielli, Outfit
Ciondolo Non Ti scordar di Me di Madre Natura Gioielli.
Un piccolo punto luce con qualcosa in più, racchiude in se stesso un fiore: etereo, delicato e raffinato…non lo toglierei mai! 🙂
Vi piace?
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Come mi avevo promesso a Maggio ecco la nuovissima collezione sposa 2013 presentata da Moliabal Milano.
Vi siete persi il post dedicato a questo brand che realizza esclusivi gioielli per capelli? Lo ritrovate qui!
Qui trovate una selezione della collezione, ma se siete curiosi e volete vedere tutte le foto vi aspetto sulla pagina facebook!
“La Cartotecnica è nata prima di me. Fin da piccolissima ho avuto la possibilità di conoscere la carta e le sue peculiarità. I miei giochi li creavo in carta:
ricordo ancora che passavo interi pomeriggio a realizzare mondi immaginari. Ogni avanzo di carta, anche il più sottile, veniva riutilizzato per ricreare
qualcosa di nuovo”.
Questo è quello che ci racconta Lysa, ideatrice e respensabile di Mieko, una realtà fortmente radicata nel territorio (MIlano) e legata ad un concept di ecologia (EKO) e riutilizzo dei materiali.
Ed è proprio grazie a questo background che è nata da Lysa l’idea di realizzare eco-gioielli recuperando scarti di lavorazione dell’azienda di famiglia e carta di fumetti, pagine gialle, mappe e stradari, combinandoli con vecchi orologi, pietre preziose, madreperla, metalli nobili e pelli ricercate. Il processo di produzione è artigianale e tutte le materie prime sono lavorate nel rispetto dell’ambiente, in modo da assicurare risultati di alta qualità, unici e interamente eco-compatibili.
Mieko unisce riciclo e design rimanendo fortemente legata al territorio e al made in Italy. Le mappe stradali della città e i soggetti dei bijoux con le stampe di Lupo Alberto e Diabolik sono un chiaro vanto italiano di creatività espressa da diversi punti di vista.
Impossibile non rimanere catturati dagli orecchini e dai bangle con i soggetti, i disegni e le battute che hanno caratterizzato gran parte della nostra
adolescenza. Quando li ho scoperti ho immadiatamente pensato “lo voglio assolutamente un bangle con la gallina Marta!”
E voi? Ditemi cosa ne pensate di questi gioielli! Vi immaginate meglio con un paio di orecchini di Diabolik o di Lupo Alberto?
E.Z.
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Ricordate Moliabal? Vi avevo parlato di questo brand in un precedente post (se ve lo siete perso potete trovarlo qui ).
Per chi non lo conoscesse ancora Moliabal Milano è un brand di accessori moda che realizza veri e propri gioielli per i capelli: pinze, mollette, elastici e i cerchietti.
E per le più romantiche? Non possono mancare colori più naturali quali il rosa ed il rosso che, accompagnati alle piume, riproducono femminili fiori.
State per pronunciare il fatidico sì? Moliabal pensa anche a voi con la nuova Collezione Sposa, composta da accessori arricchiti da perle di fiume, perle coltivate, pietre dure, quarzi, pizzi, sete ed organze. Se siete curiose tenete d’occhio il blog e la pagina facebook del blog, presto on line le foto della nuova collezione per il grande giorno.
Ditemi cosa ne pensate, io li adoro… si cammina naturalmente a testa alta con indosso un cerchietto!
E.Z.
I materiali che si uniscono, giocano assieme e si fondono in un abbraccio.
Questa è la prima immagine che mi evocano i gioielli del brand vicentino Sesèm.
Bracciali, orecchini e pendenti realizzati in pelle, forgiati da maestri artigiani italiani in grado di lavorare il materiale in modo tale da fare emergere il colore del metallo – che si fonde alla pelle – in tutte le tonalità dell’oro: bianco, giallo e rosa.
Sesèm é la storia del gusto di tre amiche e del loro sogno di trasformare la propria passione per la moda in una linea di gioielli.
“La poesia, una nota parigina per un dolce sognare e il desiderio di distinzione, si mescolano con un’eleganza informale. Un Sesèm é come un profumo, muta a contatto di chi lo indossa, descrivendo cosi infiniti universi di milioni d donne autentiche che tutti i giorni affrontano il mondo e, come quelle tre amiche, firmano la loro storia.”
E’ così che il brand racconta se stesso e ci propone sette collezioni che portano altrettanti nomi ed immaginari di donna: dalla charmante Grace (sì, ovviamente la Grace di cui si parla è proprio lei!) alla sensuale Brigitte, dalla sognatrice Amelie alla sicurissima Bond Girl.
Ad ogni donna il suo gioiello Sesèm. Un gioco di abbinamenti tra colori, texture e finiture che esprime un differente modo di essere oggi oppure sempre!
E voi, di che Sesèm siete? Raccontatemelo qui sotto!
Erika Zacchello
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Tra le vie del centro di Torino trova oggi casa un’interessante realtà del mondo del gioiello di design, l’atelier di Bibi Gramaglia, “BIBI GRAMAGLIA selezione”, che ha aperto da pochi giorni le sue porte in Via Carlo Alberto 42/A.
Se vi trovate a fare una passeggiata tra le vie della mia amata città, potete visitare uno spazio delizioso popolato da oggetti selezionati dal gusto di Bibi e gioielli dai tratti puliti ed essenziali da lei creati.
Siete curiosi? Lo ero anche io, così ho pensato di farle un’intervista che condivido con voi.
E.Z. Gioiello e design, un rapporto molto stretto e allo stesso tempo delicato che porta, a volte, a concepire i gioielli come una scultura rendendoli di difficile indosso. Nelle tue collezioni il design sembra invece venire incontro alla mettibilità del gioiello. Qual è per te il rapporto tra gioiello e design?
Archiviato in Brand
Plasmare ciò che la natura ha creato, trasformando la materia comune in un metallo prezioso: un sogno inseguito dall’uomo da centinaia di anni.
Madre Natura trasforma questo sogno in realtà creando gioielli che sembrano quasi frutto di un processo alchemico. La materia organica viene cristalizzata nell’argento attraverso un processo innovativo, vanto del nostro made in Italy, renderno eterno quanto di più caduco esista in natura: i fiori.
Candide margherite, eterei non ti scordar di me, aggraziati narcisi, unici così come la natura li ha creati, vengono “imprigionati” nel metallo prezioso – argento 925 bagnato nell’oro e nel rodio – e rimangono così, intatti per sempre. I topazi colorati di alta qualità – Madre Natura ha deciso di utilizzare esclusivamente i passion topaz tagliati da Swarovski Gems – illuminano questi fiori che si trasformano in gioielli, rendendo il pezzo unico per sua natura in qualcosa di ancora più esclusivo.
Ma chi è Madre Natura? Una realtà torinese, nata dall’intuizione di Daniele Fantin, esperto conoscitore dei metalli nobili, e dall’estro creativo di Anna Arnaldi, designer delle collezioni del brand, laureata presso Accademia Albertina delle belle arti di Torino.
Volete saperne di più? Visitando il sito di Madre Natura troverete la collezione completa che potrete acquistare direttamente on line.
Ditemi, cosa ne pensate di queste creazioni alle quali dei fiori manca solamente il profumo?
di Erika Zacchello
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Fiber Art. Una produzione artistica caratterizzata dall’impiego delle fibre naturali o artificiali rivisitate e reinterpretate in chiave personale e contemporanea.
Ed è questa l’arte della designer torinese Silvia Beccaria che, da quasi vent’anni, ricerca e crea estendendo il concetto di “fibra” a materiali inusuali – e non solamente a quelli tessili – quali ad esempio pvc, gomma, plastica, lattice e poliuretano.
Le reinterpretazione di materie prime industriali anonime, e non riciclate, ci regala oggetti scenici e d’impatto, proprio come i bijoux presentati da Silvia durante l’ultima edizione del Macef conclusasi domenica 27 gennaio.
I gioielli proposti sono fondamentalmente gorgiere che celebrano gli sfarzi cinquecenteschi del Rinascimento.
Il lavoro artigianale che ne è alla base consiste nella rivisitazione dell’intreccio manuale, filo dopo filo, di materiali che possono essere accomunati tra loro solamente per la loro “tessibilità”.
L’originalità sta, a mio giudizio, nell’utilizzo di materie flessibili e di colorazioni insolite, dove le trasparenze e il fluo si fondono, per creare degli oggetti prodotti mediante una tecnica antica, quella della tessitura manuale.
Ed è grazie alla contaminazione di passato e futuro che questi gioielli ci fanno assaporare un gusto tanto retrò quanto contemporaneo ed hi-tech.
I gioielli dello Studio Filarte di Silvia non sono solo gioielli. Sono sculture tanto leggere dal punto di vista materico quanto importanti nel loro carattere.
Sono oggetti che parlano di loro stessi senza bisogno che qualcun altro ne parli, obbiettivo non facile da raggiungere, a meno che non si sia così: evocativi, iconici e senza tempo.
Per contattare Silvia Beccaria potete visitare il sito www.studio-filarte.it
Tutte le foto sono di Mariano Dallago.
Erika Zacchello